L’arte si fa in tre: gioielli, arredi e architetture tutto al femminile
Di CristianoArni
A Roma, in Via dei Banchi Nuovi, l’Arte e lo stile si fondono contaminandosi e creando nuove forme di dialogo tra gli oggetti, i manufatti e i tessuti, nasce così un dialogo tutto al femminile, perché sappiamo che in primis è la donna a generare, dare vita alle cose. Nasce così la voglia di unirsi e sperimentare quelle commistioni di generi e forme e il risultato è veramente entusiasmante.
Abbiamo visitato la collettiva e ne siamo rimasti favorevolmente affascinati; tutto sapeva di antico e contemporaneo, di passato e presente, evocazioni, sentori, sublimazioni. Questo accade quando il tempo non esiste, quando si valicano i confini consolidati dalle convenzioni e si viaggia liberamente nell’espressione e nella creatività, il femminile certo, ma l’Arte di dice sia senza maschile né femminile, asessuata sublima anche qui la commistione, la fusione delle energie.
Così ne e venuta fuori una sperimentazione che ha attratto curiosi, turisti, passanti oltre agli invitati giunti per l’occasione. In particolare ci soffermiamo su un’artista che conosciamo meglio, senza nulla togliere alle altre, di cui ci riserviamo maggiore spazio per altre occasioni.
I gioielli di Patrizia Corvaglia Jewellery and Art sono la perfetta coniugazione tra spazio e tempo.
“Quest’evento realizzato con Anna Caridi Architetto di SpazioArea e Raffaella Lupi di Galleria Sinopia, rappresenta l’occasione per focalizzare l’attenzione sul dialogo tra le arti. Scultura, arredo e gioielli si abbracciano” – dichiara Patrizia Corvaglia.
Nella sua più che decennale attività di Arte Orafa, Patrizia si è ricavata uno spazio tutt’altro che circoscritto all’ambiente romano, dove vive e lavora nella sua galleria/laboratorio.
La sua carriera di artista ed artigiana, come ci tiene ad essere chiamata, è segnata da un percorso costellato di successi ed incontri avvenuti nelle più prestigiose occasioni e negli spazi più importanti: da Spazio Fendi ad AltaRoma, in Italia come all’estero, questa imprenditrice di se stessa ha esposto i suoi gioielli che hanno ammaliato molte persone per eleganza, estetica e fantasia.
Inscritto nel DNA il patrimonio di chi l’ha preceduta, nomi illustri che hanno fatto la storia lasciando il segno con i loro preziosi, di cui Benvenuto Cellini è solo il nome più altisonante di questo patrimonio nell’Arte della lavorazione dei metalli preziosi. Ma Patrizia Corvaglia è romana di nascita e non opera alla corte medicea, sebbene sia possibile quest’accostamento, vive di luce propria senza rifarsi necessariamente a modelli; è possibile fare visita nella sua piccola ma ricca galleria in Via dei Banchi Nuovi, in piano centro di Roma, in quel dedalo di strade e stradine che, proprio come i manufatti di Corvaglia Jewellery and Art ci portano avanti ed indietro nel tempo.
Come fosse un segno del destino, la galleria di Patrizia Corvaglia Jewellery and Art dista pochi passi da Piazza dell’Orologio, splendido quadrilatero che ci riporta nella Roma barocca dove campeggia la rinomata torre del Borromini con sottostante il mosaico ad opera di Pietro da Cortona; in questo ipotetico ponte temporale il passato si coagula con il presente e, tra le stradine di questo angolo di Roma senza tempo, tra locali tipici, trattorie, osterie e gallerie d’arte possiamo ammirare i monili di questa ingegnosa artista romana.
Le opere firmate Patrizia Corvaglia Jewellery and Art sono opere rigorosamente fatte a mano, pezzi unici e irripetibili, fuori dalla serialità industriale, “impossibili” da riprodurre, hanno un marchio distintivo che li caratterizza: il lavoro, la passione, l’estro creativo e la sapienza che le sono propri; l’uso di metalli preziosi e materiali che resistono al tempo, o con il tempo si modellano, li rende ancora più preziosi.
Non sono solo pezzi unici, da ammirare, non troviamo solo pezzi da collezionare ma sono pezzi che, pur vivendo di luce propria, prendono vita quando vengono indossati, usati, sia per occasioni speciale che in momenti meno impegnativi, allora si è possibile goderne appieno, quando si fondono perfettamente con chi li indossa.
Tra questi manufatti ci sono, forme severe, originali, sontuose alcune altre minimal, altre ancora invece più elaborate, comunque sempre eleganti geometrie che evocano un carattere misterico, quasi esoterico, sembrano prender vita dalla polvere della storia, come cimeli di tesori perduti o reperti che aspettano solo di esser ritrovati.
Ecco i materiali: l’oro giallo e l’oro bianco ma anche quello rosa e poi: metalli che raffigurano forme che rimandano ad un passato lontano, sia ellenico o etrusco non c’è ammiccamento perché la produzione di Patrizia Corvaglia si modella perfettamente fondendosi con la contemporaneità e in mezzo troviamo incastonate, pietre dai colori ammalianti dai nomi esotici, evocativi i cui effetti benefici e rigeneranti sono una panacea naturale per gli occhi, il corpo e lo spirito.
E’ stato possibile ammirare queste forme ancestrali, quasi primordiali di alcuni oggetti, nella recente collettiva tutta al femminile che si è svolta Giovedì 11 Aprile a Roma: Contaminazioni Artistiche, tra gioielli, design ed architettura; nei rispettivi spazi espositivi in Via dei Banchi Nuovi, Patrizia Corvaglia Atelier, Anna Caridi per SpazioArea e Raffaella Lupi per Galleria Sinopia hanno aperto le porte all’Arte e alla creatività del design, dei gioielli e dei tessuti facendo dialogare tra loro le forme ed i materiali: “L’arte è in tutto ciò che ci circonda” – dichiara la designer Patrizia Corvaglia, come darle torto.
Nel corso della collettiva il pubblico accorso numeroso ha portato il proprio contributo di ammirazione ed interesse; accolto calorosamente è stato offerto inoltre un gradevole rinfresco con alcune delle prelibatezze che anticipano l’imminente periodo pasquale; per brindare con classe e stile alla creatività femminile ed all’Arte in genere, una bellissima festa da condividere con ospiti e curiosi, chissà non si ripeta prossimamente, ce lo auguriamo.
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