Breve guida per non perdere mai lo stile e vivere bene anche le giornate in casa
Sono giornate decisamente particolari, spesso tristi ed abbastanza lunghe. Le restrizioni per la salvaguardia della nostra salute ci impongono di rimanere a casa e, in molti casi, ci si è dovuti anche adattare ad una nuova forma di lavoro: lo smart working, qualcosa che, sino ad ora, rientrava più nelle corde dei paesi anglosassoni e meno di noi italiani, abituati come siamo, al contatto umano.
Rimanere a casa però, non vuol dire trascurarsi nè farsi prendere dalla malinconia. Reputiamoci anzi fortunati che possiamo gestire le nostre attività, se pur in modo diverso, senza incorrere nel rischio di trovarci “in prima linea”, come accade a molte categorie professionali costrette ad uscire per lavoro.
È giusto quindi organizzare il nostro tempo e vivere tra le mura domestiche senza lasciarsi prendere dalla tristezza. È scientificamente provato infatti che il nostro umore cambia in base a ciò che indossiamo, ecco perché vestirsi bene vuol dire vivere meglio.
Ecco quindi una breve guida per non perdere mai lo stile e vivere bene anche le giornate in casa.
Ciò che indossiamo comunica la nostra personalità quindi, ed è in grado di modificare il nostro stato d’animo e in generale il nostro approccio alla vita. Ogni capo di abbigliamento infatti, ha un significato simbolico e dunque quando lo si indossa si ha la propensione naturale a comportarsi in modo coerente con l’abito. Per fare un esempio pratico, basti pensare alla sensazione di sicurezza e di ottimismo che si prova quando si indossa una creazione di haute couture, un abito da sera o delle stilosissime scarpe con il tacco, diversamente il “pigiama” e l’aspetto trasandato non consentono certo di sentirsi al top! Tutt’altro. Chiaramente non affermiamo di indossare l’abito da sera in casa ma di assecondare la propria personalità e fisicità per non perdere buonumore ed ottimismo. Cambiarsi, continuare a curarsi ed avere comunque un aspetto pulito ed ordinato è fondamentale. Proseguire ad indossare abiti adeguati al lavoro, aumenta la sicurezza in sé stessi, la concentrazione sul lavoro e la produttività.
Vediamo quali stili usare per le attività domestiche e per lo smart working.
Parola d’ordine abbigliamento comodo, che non limiti i movimenti e che consenta di muoversi a proprio agio. È importante indossare abiti che siano facilmente lavabili – perfetto il jersey, il cotone ed il jeans – e che siano perfetti anche per le quotidiane attività casalinghe. Le calzature saranno confortevoli, sicure e ben aderenti.
Un’idea originale, spiritosa e decisamente femminile arriva dalla stilista pugliese Annalisa Colonna che ha rivisitato l’abito casalingo in chiave pop trasformando il grembiule tradizionale di Altamura, il Senéle, in vera e propria arma di seduzione.
Il Senéle era utilizzato per il lavoro in casa e nei campi, per accudire figli, marito e padrone. Questa divisa era utilizzata anche per comunicare: a seconda di come si indossava o come si sventolava, la donna comunicava con il mondo esterno. Non a caso il grembiule veniva anche chiamato “pegno d’onestà” o “coprivergogne”. Partendo da questa antica tradizione, Annalisa Colonna ha dato vita alla collezione per “casalinghe poco disperate”, realizzando un progetto sartoriale di re-fashion, tutto made in Italy. Grembiuli più corti, aderenti e scollati e ricamati a mano con una connotazione eco: i grembiuli infatti sono stati creati utilizzando materiali di recupero.
Un modo divertente e femminile per svolgere le attività domestiche insomma. Rimanendo in tema di femminilità e sensualità, non si può non citare “Altamente Gonna”, la splendida gonna di Ellementi proposta per collezione SS 2020. Interamente made in italy e realizzata dalla giovane stilista Lisa Tigano, Altamente Gonna è la soluzione comfy chic per affrontare in grande stile queste lunghe giornate fra le mura domestiche, tra smart working, cura della famiglia e lavori domestici. Realizzata in 50% cotone e 50% poliestere, la gonna è un capo unico. La lunghezza e la versatilità dell’abbinamento la rendono perfetta e comodissima mentre l’effetto vedo-non vedo, regalato della trasparenza del tessuto, le dona quel tocco di eleganza in più.
Come accennato però, le giornate in casa includono anche lo smart working e, abituarsi a questo nuovo modo di operare non è così semplice come può apparire. In questa fase infatti, può accadere di non dare il giusto valore al tempo e non riuscire ugualmente a terminare le attività che ci si era inizialmente imposti di fare. Come procedere? La prima e più importante regola è schedulare il tempo, organizzare gli orari come se si andasse in ufficio, fare delle pause ed organizzare lo spazio intorno a sé in modo da poter avere concentrazione e poche distrazioni. Per le mamme potrebbe essere utile utilizzare la mattina, orario in genere occupato dalle lezioni a distanza dei propri figli. E il dress code? Non dimentichiamo infatti che lo smart working, spesso, include video conferenze e video chiamate. Impensabile dunque farsi trovare impreparate. Anche in questo caso sarà importantissimo indossare capi che siano adatti alla nostra personalità e fisicità. Per il lavoro è preferibile evitare felpe troppo “casalinghe” o comunque capi troppo vecchi o rovinati.
Cardigan, maxi dress, gonne, pantaloni, dolcevita, e maglioncini a collo alto saranno perfetti ma anche jeans e tessuti in cotone non troppo rigidi. Il denim tra l’altro è un trend per la primavera estate 2020 e nella nuova collezione di Luisa Spagnoli si possono trovare dei capi veramente unici. Va benissimo anche una t-shirt leggera che, in caso di chiamata skype, può essere arricchita con una giacca. I colori neutri, il bianco, il beige e l’ecrù sono sempre eleganti e mai fuori moda, se invece amate i colori più accesi andranno ugualmente benissimo, l’importante sarà non mischiarne troppi e non eccedere con il make up.
E le calzature? No alle “pantofole della nonna”! È sufficiente navigare un po’ in rete per trovare delle soluzioni davvero fashion: dai sabot di Di Minno Shoes alle ciabattine in suede di Formentini fino alle nuove ciabattine con tacco plexi di Loriblu.
Tra pochi giorni infine, potremo salutare l’arrivo della primavera e delle temperature più miti, sarà dunque una buona occasione per effettuare il “cambio di stagione” e “giocare” un po’ con il riciclo: trovare nuovi abbinamenti tra i capi che già abbiamo e, per le più brave con la macchina da cucire, realizzare nuove “creazioni” con ciò che non si può più indossare: foulard, cuscini o, perché no, copertine e vestitini per inostri amici a quattro zampe magari da donare ai canili o alle associazioni di volontariato.
Di Erika Gottardi
Posted by Woman & Bride