Tradizione, modernità, creatività ed artigianalità. Le caratteristiche che il Mondo ammira e ricerca nel nostro Made in Italy saranno al centro, a Roma, di una partnership tra l’Università di Viale Pola e l’Atelier di Viale delle Milizie in cui studenti provenienti da tutto il mondo potranno apprendere l’intimo legame fatto di sapienti tradizioni artigianali, tramandate da generazioni che trovano nella creatività italiana la giusta valorizzazione. La moda italiana, resa famosa nel mondo da grandi nomi, molti dei quali partiti proprio da Roma come Capucci, Valentino, Lancetti, trova nella sartorialità di mani esperte, la più alta espressione artistica che si concretizza in prodotti di altissima fattura e dall’inconfondibile design.

La stilista ed imprenditrice Giorgia Albanese

L’Università, sempre attenta alla valorizzazione delle eccellenze italiane, ha individuato nella Maison condotta da Giorgia Albanese, giovane imprenditrice e quarta generazione di donne della moda, il partner con cui costruire un percorso comunicativo che esalti le peculiarità della nostra manifattura supportata dall’estro creativo di giovani stilisti che ereditano il patrimonio culturale dei grandi couturier italiani.

La stilista ed Giorgia Albanese con la mamma ed imprenditrice Daniela di Francesco

Un percorso che, partendo dalla descrizione di un abito sartoriale made in Italy, per mettere in evidenza le grandi competenze che ne consentono la realizzazione, attraverso l’apporto della sartoria, prosegue con una dimostrazione pratica con una sarta ed una modella e in cui si evidenzi la continua ricerca di nuovi materiali e la storia delle tradizioni culturali e delle radici familiari nella scelta e nell’uso dei diversi tessuti e dei filati usati, alla base del made in Italy, per finire con un’analisi dei mercati, attraverso il racconto e la trasmissione dell’esperienza maturata e delle tendenze dal punto dal punto di vista della produzione e della diffusione del prodotto nel mondo.

La stilista ed imprenditrice Giorgia Albanese

La ricerca dei materiali più innovativi” – sostiene Giorgia Albanese – “si fonde con l’uso di antichi telai, ricostruiti sui progetti originali di fine ‘800, la modernità del design al computer che parte però dal primo bozzetto realizzato a matita. L’elaborazione dei modelli su carta, il confronto con modelliste e façonnier per dare vita al modello definitivo, le varie fasi di “sdifettamento” sul manichino e la confezione conclusiva con la scelta degli accessori e delle finiture più adatte compongono un proficuo percorso creativo, un mix in cui tradizione e modernità sono sempre presenti, in una equilibrata miscela dalle cui armonie nascono i capolavori della nostra moda”.

Max Piccinno Press Office

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