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PARIS FASHION WEEK. IL RITORNO DELLE SFILATE DI ALTA MODA TRA SARTORIALITÀ SOGNO E SPERIMENTAZIONE

Paris Fashion Week – Parigi si conferma capitale dell’Haute Couture anche con molte presenze italiane in streaming e assenti di lusso. Resoconto di una calda “Fashion Week” all’insegna della novità.

Paris Fashion Week – Mentre le sfilate di abbigliamento maschile per la prossima Primavera Estate 2022 sono state un ibrido tra virtuale e dal vivo causa prolungamento delle restrizioni anti Covid-19, la Camera della Moda Francese ha richiesto ai suoi iscritti molte partecipazioni “live” sempre col rispetto delle distanze sociali post-pandemia.

Balenciaga – Paris Fashion Week 

Abbiamo così assistito al debutto, già più volte rimandato, di Demma Gvasalia da Balenciaga e Chitose Abe da Jean Paul Gaultier che hanno rinfrescato gli allori di queste due importanti Maison francesi ben rispolverando i loro archivi con proposte aggressive per le clienti del nuovo millennio.

Gaultier Paris

Ma il debutto più atteso è stato quello di Pieter Mulier (già braccio destro di Raf Simmons per oltre 10 anni) alla guida della Maison Alaia che torna a sfilare dopo la scomparsa nel 2017 del suo fondatore Azzedine Alaia, ma che non è riuscito ad eguagliare la sensualità dei sinuosi abiti che resero famoso il marchio negli anni ’80.

Maison Alaia

Il ritorno del Daywear

Grande ritorno del ”daywear” nelle collezioni di Christian Dior e Chanel disegnate rispettivamente da Maria Grazia Chiuri e Veronique Viard, che hanno proposto cappotti, giacche e tailleur nei toni bianco nero grigio e marrone con lane dalle molteplici lavorazioni artigianali che hanno impegnato diversi laboratori di tessuto in tutta Europa.

Christian Dior – Paris Fashion Week 

 

Chanel

Gli abiti scultura e le proposte più eclettiche

Per la gran sera una certezza le creazioni riccamente drappeggiate e ricamate dei libanesi Elie Saab, Georges Hobeika, Ziad Nakad e Zuhair Murad, gli abiti scultura di Ashi Studio, Iris Van Herpen e Stephane Rolland, le proposte eclettiche di Schiaparelli (disegnato dall’americano Daniel Roseberry) e dell’olandese Ronald Van Der Kemp, e la sfiziosa collezione dedicata ai look della Regina Elisabetta proposta da Viktor & Rolf.

Elie Saab

 

Georgina Grenville per Ashi Studio

Iris Van Herpen

Nieves Alvarez per Stephane Rolland

Per quanto riguarda gli altri francesi in Calendario come Alexis Mabille, Alexandre Vauthier, Julien Fourniè e Azzaro, solo proposte convenzionali più adatte ad un pret-a-porter di lusso che a una vera e propria Alta Moda, per non parlare dell’apocalittica visione di John Galliano che dirige per Maison Margiela Artisanal un lungo film dell’orrore con abiti di ispirazione gotica.

Alexis Mabille

Margiela by Galliano

Grandi assenti brand italiani come Versace e Valentino: Donatella Versace presenta da tempo la sua linea Atelier fuori calendario, mentre Pier Paolo Piccioli ha scelto quest’anno Venezia per presentare il 15 luglio la sua collezione.

Armani Privè

Eleganza senza tempo

L’Ambasciata Italiana in Francia ha così aperto le braccia al maestro Giorgio Armani, che non ha deluso con la sua linea Privè, anzi ha confermato che c’è ancora qualcuno che realizza i sogni, che ruba le sfumature di un cielo al tramonto o la spuma di un mare in tempesta, la brina di un prato fiorito o la sabbia di certi fondali marini e li trasforma in abiti leggeri che neanche toccano terra, fluttuano tra corpo e atmosfera con mille bagliori tra luce e poesia e ancora una volta ci regala una vera lezione di eleganza senza tempo.

Armani Privè – Paris Fashion Week 

Ottime anche le altre presentazioni (virtuali) dei nostri connazionali come Antonio Grimaldi e Giambattista Valli, ancora però troppo legati a piume e spacchi asimmetrici il primo e ruches e volants il secondo, mentre si conferma outsider Kim Jones da Fendi, con una collezione all-white tra passato e presente, che va da Londra a Roma passando per Bisanzio, rimanendo intrappolata nei suoi ricchi mosaici o nelle venature di marmi e travertini con un filmato ispirato a Pier Paolo Pasolini che ha come protagoniste top model di ieri (Kate Moss, Paulina Porizkova e Amber Valletta) e di oggi (tra tutte le nostrane Mariacarla Boscono e Vittoria Ceretti).

Anna Cleveland per Antonio Grimaldi

 

Giambattista Valli Couture

 

Fendi Couture Amber Valletta

Ancora molta ricerca stilistica in tessuti e lavorazioni e discorsi più intimisti nelle ultime proposte di Christopher Josse, Charles De Vilmorin, Rahul Mishra, Aelis e Vaishalis S, ed inaspettato il ritorno di Maurizio Galante con i suoi abiti scultura interpretati dalla storica modella Amalia Vairelli.

Charles de Vilmorin

Maurizio Galante

Oltre alla stampa internazionale che è tornata timidamente ad affacciarsi sulle sponde della Senna per documentare le molteplici proposte di questa stagione, ottimo deterrente è stato anche lo svolgersi in contemporanea del Festival Cinematografico di Cannes, dove molti abiti appena presentati hanno avuto una doppia visione indossati da attrici, modelle e celebrità sul Red Carpet più esigente del mondo, che loda eleganza e originalità ma non disdegna genio e trasgressione dei nostri creatori di moda.

Di Armando Terribili

Storico di Costume e Moda

 

 

 

 

 

 

Posted by Woman & Bride

 

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