L’Aleph Rome Hotel, elegante proprietà nel cuore di Roma che ha recentemente riaperto le sue porte nella nuova veste dopo un importante restauro, si apre all’arte con un concetto che va oltre la semplice ambientazione delle opere negli spazi offrendo ai propri ospiti un’esperienza unica quanto contemporanea. Gioielli, dipinti, installazioni, profumi, complementi d’arredo, pensati per essere opere d’arte quotidiane, oggetti di design originali, unici e performance di elevato pregio hanno invaso permanentemente i sontuosi spazi dell’albergo rendendolo un luogo emozionale. Dalla collaborazione con M’AMA.ART, il brand specializzato nel fondere l’arte con la vita quotidiana, è nato infatti un progetto del tutto innovativo tramite il quale il visitatore viene coinvolto in un vero e proprio viaggio sensoriale attraverso il bello e il buono. Un viaggio incantevole, in cui ambienti, opere e performance, mantengono la loro identità, e al tempo stesso dialogano ed interagiscono con il luogo che le ospita ed il visitatore nelle azioni quotidiane creando un’esperienza emozionale. Filo conduttore Roma, le sue tradizioni e la sua storia, miscelate a ricorrenti richiami al mondo arabo ed alle sue suggestioni. Il progetto è stato inaugurato l’8 Novembre, in una serata briosa in cui all’arte si è affiancato uno spumeggiante DJ set, curato da DJ Matteo, e un itinerario gastronomico sviluppato parallelamente con l’arte in ogni angolo dell’albergo. Duecento gli ospiti selezionati -accolti dalla padrona di casa, la direttrice dell’Aleph Francesca Romana Caracciolo- tra cui molti volti noti, come lo scenografo Gaetano Castelli con la moglie scrittrice Milissa Gail, le principesse Lucia e Sofia Odescalchi, il noto fashion designer Marco Coretti e la conduttrice televisiva Livia Azzariti. Gli ospiti sono stati accolti in questo viaggio tra Oriente ed Occidente dalle opere di Irem Incedayi, che dialogano con le volute delle grate e la preziosità dei decori dorati dell’arco di entrata e, incamminandosi nella hall, dall’opera di Camilla Ancelotto un “ratto delle Sabine” il cui basamento, appositamente realizzato, sembra fondersi con l’onice della fontana che abbellisce il salone. Nello stesso spazio l’istallazione delle opere di Paola Romano, “lune” affascinanti e misteriose che sembravano ispirare le note del djset loungy disco, mentre impeccabili ed elegantissimi camerieri servivano delizie ispirate alla tradizione: la schiacciata romana, la lonza di Norcia, il pecorino “romano de roma”, gli arancini e le verdure in pastella, Gnocco all’Albertone burro e salvia, Mezzemaniche di Grano Duro Cacio e Pepe, Guancia Di manzo cotta a bassa temperatura 12 ore con salsa dei Castelli. La cigar lounge, luogo raccolto di vizi innocenti, accoglie da questo momento il video di Valeria Corvino, mentre nell’Onyx bar le preziose opere di Giulio Rigoni raccontano Roma con citazioni orientali. La Spa è un mondo liquido e odoroso, con il video d’arte di Chicco Margaroli sul mood dell’essenza “ricordati di fiorire” e con le opere di Marianna Masciolini. La suite 416, la più affascinante e lussuosa dell’hotel racchiude ora le preziose “regine” di Titti Garelli. E infine il roof top, in cui la vena metropolitana della Roma più centrale si fonde con l’opera interattiva di Vincenzo Marsiglia e dove note di antichi suoni della musica tradizionale Romana sono stati esaltati nel corso della serata dal live di un tenore.
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