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LA NUOVA CAMPAGNA PUBBLICITARIA DI DIOR ISPIRATA AI GRANDI MAESTRI DELLA PITTURA

Dior's spring 2021 ad campaign.

Svelata la pubblicità primavera estate 2021 dove gli abiti della Maison francese sono protagonisti di “tableaux-vivent” ispirati a tele famose del Rinascimento o del Barocco.

La Nuova Campagna Pubblicitaria di Dior – Gennaio mese di rinascita per le attività stilistiche e i grandi brand internazionali, specie dopo la conferma di calendari di sfilate sia di Alta Moda e Prêt-à-porter a Parigi, Londra, Milano e New York e le premiazioni cinematografiche dove si vedranno sontuose creazioni sfilare di nuovo sul quel red carpet che la recente pandemia globale ha cancellato negli ultimi mesi.

Dior’s spring 2021 AD campaign

Gennaio è anche sempre stato mese di presentazione per le nuove campagne pubblicitarie estive e anche se siamo seppelliti dalla neve e imbacuccati in sciarpe e cappotti sulle riviste patinate iniziano ad apparire foto con abiti leggerissimi nonché costumi da bagno e accessori per la prossima stagione estiva.

Dior’s spring 2021 AD campaign

Come è d’abitudine negli ultimi anni è il mensile americano WWD a pubblicare i primi scatti delle Maison più famose nel numero di gennaio che viene pubblicato in realtà a metà dicembre per implementare le vendite natalizie con le ultime novità del settore.

La Nuova Campagna Pubblicitaria di Dior

Di queste pubblicità, sicuramente una delle più belle realizzate negli ultimi anni è quella di Christian Dior ideata da Maria Grazia Chiuri, che ambienta le sue creazioni in veri e propri quadri ispirati ai Grandi Maestri della Pittura del Rinascimento e del Barocco.

I “Tableaux-Vivent”, già famosi alla Corte di Francia, dove i cortigiani riproponevano dal vivo le composizioni dei dipinti appesi sui muri della Reggia, vengono riproposti dalla fotografa Elina Kechieva, conosciuta per l’uso pittorico delle luci, in immagini dallo scenario etereo dove le modelle Maryel Uchida, Levi Achthoven, Sculy Mejia, Holly Fischer e Judith Frament posano con sguardi romantici per inquadrature drammatiche dove le luci “pittoriche” suddette  riescono a trasformare ogni singolo scatto in una vera e propria opera d’arte.

Gli abiti della collezione scelti dallo stylist Elvin Svahn includono gonne a pieghe, abiti trasparenti e completi dai tessuti intrecciati, e se non fosse per gli accessori logati sembrerebbe davvero di stare in una scena immortalata da Pontormo, Caravaggio o Rembrandt, vista anche la ricca scenografia di velluti drappeggiati, trionfi di frutta, tendaggi e candelabri curata da Fabien Baron. Peter Philips si è occupato del trucco e Guido Palau delle acconciature per questa collezione nata a tutti gli effetti sotto il segno dell’arte.

Basta ricordare l’ambientazione della sfilata lo scorso ottobre in un buio salone dalle coloratissime vetrate che ricordavano le cattedrali parigine, dove la nostra artista Lucia Marcucci aveva creato dei patchwork tra scritte moderne e quadri antichi, il tutto perchè “In un contesto che dà priorità alle immagini ritrovare il valore delle parole può aiutare a progettare perché la parola è anche, nella sua veste grafica, un disegno” come dice Nanni Strada, altro artista contemplato da Maria Grazia Chiuri per la sua inesauribile formazione artistica.

Di Armando Terribili

Storico di Costume e Moda

 

 

 

 

 

 

Posted by Woman & Bride

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